VENEZIA. 9 GIU. In merito al suicidio avvenuto ieri a Padova di un uomo, Renzo Menin, dopo essersi recato presso gli uffici di Equitalia per chiarire la propria situazione debitoria, l’ente di riscossione prende le distanze.
“Non abbiamo inviato nulla di importo rilevante. Il signor Menin aveva accumulato negli anni un debito elevato con lo Stato, come sommatoria di importi mai saldati. Equitalia esprime cordoglio e vicinanza alla famiglia”.
Sta di fatto che il suicidio è avvenuto il giorno dopo la visita negli uffici di riscossione. Quei 117 mila euro chiesti da Equitalia, per varie cartelle esattoriali non pagate e accumulate nel tempo, hanno acceso nella testa di Renzo Menin, 60 anni, agente di commercio di Sarmeola di Rubano, l’intenzione di togliersi la vita lasciandosi affogare nel canale Brentella, a Padova.