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Olimpiadi Rio 2016: la cerimonia ha aperto ufficialmente i Giochi

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Olimpiadi di Rio 2016 Credit Soutello

Olimpiadi di Rio 2016
Credit Soutello

ROMA 6 AGO.  Una cerimonia spettacolare che ha fatto scoprire a tutto il mondo il Brasile ed ha commosso per i temi trattati. Si e’ aperta ufficialmente l’Olimpiade di Rio de Janeiro, il secondo grande evento mondiale ospitato in pochi anni dopo il Mondiale di Calcio. Un Carnevale fuori stagione, con fuochi d’artificio, carri e pailettes per la cerimonia di inaugurazione studiata dall’architetto e produttore italiano Marco Balich all’insegna di tre elementi essenziali: sostenibilità con un riferimento alla tutela della natura, dell’Amazzonia in particolare; tolleranza interraziale; il sorriso con cui affrontare la vita. Il palcoscenico è lo stadio più famoso del mondo: il Maracanã, l’Estádio Jornalista Mário Filho, che per una volta abbandona il calcio e si veste a festa per onorare lo sport come veicolo aggregativo, che raccoglie senza disparità tutte le culture del mondo.
La cerimonia si apre con la simulazione dell’oceano che accarezza le lunghe spiagge, a protezione di una terra sommersa dalla natura e arricchita dall’estro delle tradizioni carioca. Su tutti domina il Cristo Redentore che abbraccia i continenti della Terra, uniti dallo sport come messaggio universale di pace e fratellanza. Coinvolte eccellenze delle arti brasiliane: i musicisti Caetano Veloso e Gilberto Gil, a Zeca Padodinho del samba pagode, la supermodella Giselle Bunchen, l’attrice Judy Dench che legge una poesia.
Per la prima volta in uno stadio senza pista, l’Italia entra in campo guidata da Federica Pellegrini che, nel giorno del 28esimo compleanno, sventola con fierezza il tricolore. Gli azzurri sfilano per 102esimi su 207 nazioni accreditate. Prima tra tutte la Grecia, dove tutto ebbe inizio. Ultima il Brasile, che passerà il testimone al Giappone per i prossimi Giochi in programma a Tokyo nel 2020. Il cartello delle nazioni è portato da un triciclo floreale guidato da 20 donne, 16 uomini e 4 transessuali tra cui Lea, figlia di Toninho Cerezo, stella verdeoro di Sampdoria e Roma.
Fermato dal parere contrario dei medici, non è stato Edson Arantes do Nascimento, ovvero Pelè, ad accendere il braciere con la torcia olimipica; bensì Vanderlei De Lima, bronzo nella maratona ad Atene 2004 vinta da Stefano Baldini e due volte d’oro ai panamericani.
O Rei do futebol – che compirà 76 anni il prossimo 23 ottobre – ha rilasciato un comunicato dopo un consulto medico effettuato a San Paolo: “Cari amici, Solo Dio è più importante della mia salute! Nella mia vita ho avuto fratture, interventi chirurgici, ricoveri in ospedale, vittorie e sconfitte, ma ho sempre rispettato i miei ammiratori. Nelle decisioni ho sempre cercato di non deludere la mia famiglia e il popolo brasiliano. In questo momento io non sono fisicamente in grado di assistere all’apertura delle Olimpiadi. Come un brasiliano chiedo a Dio di benedire tutti coloro che partecipano a questo evento!”
Pelé – che non ha mai partecipato alle Olimpiadi perché vietate ai professionisti nel suo periodo di attività – è stato operato due volte all’anca negli ultimi due anni e, ancora sofferente, cammina grazie all’usilio di un bastone.
Alla cerimonia hanno partecipato circa 100 capi di Stato o di Governo, tra loro anche il presidente del Consiglio dei Ministri Matteo Renzi.

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