VENEZIA. 4 GIU. Il sindaco di Venezia Giorgio Orsoni è stato arrestato nell’inchiesta per corruzione, concussione e riciclaggio, della Procura di Venezia nell’ambito delle indagini sull’ex ad della Mantovani, Giorgio Baita e gli appalti per il Mose, il sistema di barriere mobili progettate per arginare il fenomeno dell”acqua alta
In manette anche l’assessore regionale alle Infrastrutture Renato Chisso. A vario titolo, sono finite in manette 35 persone complessivamente ed un altro centinaio sarebbero gli indagati.
Nell’ambito dell’inchiesta sui fondi neri per la realizzazione del Mose la Procura della Repubblica ha chiesto l’arresto dell’ex Governatore veneto e Ministro, oggi senatore, Giancarlo Galan.
Per poter procedere al suo arresto, però, occorre l’autorizzazione dell’apposita Commissione di Palazzo Madama.
Tra le persone arrestate anche il consigliere regionale del Pd Giampiero Marchese, gli imprenditori Franco Morbiolo e Roberto Meneguzzo nonché il generale di corpo d’Armata in pensione della Guardia di Finanza Emilio Spaziante.
In tutto sono 35 le persone arrestate su ordinanza del Gip veneziano Alberto Scaramuzza e su richiesta della Procura di Venezia.
Un centinaio le persone che risultano indagate per una serie di reati che, a vario titolo, riguardano la corruzione, la concussione e il riciclaggio.
Tutto sarebbe legato ad una enorme vicenda di mazzette che vedono coinvolti numerosi politici, commercialisti, imprenditori e operatori finanziari.
L’inchiesta è operata dai sostituti Stefano Ancillotto, Stefano Buccini e Paola Tonini (Dda) che hanno coordinato gli uomini della Guardia di Finanza.