FIRENZE. 5 OTT. I sindacati denunciano: tre tersicorei rimasti in forza al Teatro del Maggio sono stati licenziati. Questo, dopo che era stato rassicurato che nessuno avrebbe perso il lavoro.
Dunque una grossa contraddizione fra il dire e il fare, ma ecco la vicenda, come ne scrivono i sindacati al Ministro denunciando l’accaduto: “La Fondazione ha attivato una procedura di licenziamento individuale nei confronti di tre tersicorei rimasti in forza nel Teatro. Il tutto in spregio alle Sue ripetute affermazioni e a quelle del Sindaco-Presidente Dario Nardella, conseguenti al percorso di messa in equilibrio economico gestionale di questo “prestigioso Centro di produzione culturale”… “nessuno verrà licenziato nessuno resterà senza lavoro…””.
Secondo i sindacati il fatto si può considerare a tutti gli effetti un vero e proprio ”omicidio scientifico”, prima con la soppressione del corpo di ballo Maggio Danza, espressione artistica importante e fondamentale per la produzione Lirico Coreutica non solo del teatro fiorentino, ma dell’intero patrimonio culturale italiano , e adesso con l’eliminazione dei ballerini rimasti in organico in antitesi a quanto legislativamente definito di “razionalizzazione delle masse artistiche”.
Questa la richiesta fatta al Ministro: che la drastica decisione venga cancellata e che al contempo si mettano in campo tutte le possibili soluzioni per il mantenimento dell’occupazione e identità professionale all’interno della Fondazione.
Vedremo quale sarà il riscontro.
FRANCESCA CAMPONERO
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