ROMA. 16 LUG. Sono 218 i parlamentari che hanno sottoscritto e presentato una proposta di legge in merito alla legalizzazione della ‘cannabis‘.
Le firme arrivano un po’ da tutti gli schieramenti politici, da Pd, M5s, Sel, Misto ma anche da Fi e Sc.
Dalla Lega, invece, nulla, secondo Matteo Salvini che ne ha fatto suo cavallo di battaglia. “La cannabis non va legalizzata – dichiara. Meglio piuttosto la legalizzazione della prostituzione perché, fino a prova contraria, il sesso non fa male, la cannabis sì”.
Secondo un sondaggio Ipsos, per l’83% degli italiani le leggi contro la diffusione della droga leggera in Italia sono poco o per nulla efficaci e il 73% pensa che l’Italia potrebbe percorrere lo stesso percorso di alcuni Stati degli Usa che hanno già legalizzato la marijuana.
I firmatari del ddl, che verrà depositato a breve, sostengono che il ‘broibizionismo’ ha fallito e che anche la Direzione nazionale antimafia sostiene il totale fallimento dell’azione repressiva sul contrasto alla diffusione dei derivati dalla cannabis”.
Ma cosa prevede nel dettaglio la proposta di legge? I maggiorenni potranno detenere una modica quantità di cannabis per uso ricreativo: 15 grammi a casa, 5 grammi fuori casa. Divieto assoluto invece per i minorenni.
La marijuana si potrà coltivare a casa (fino a un massimo di 5 piante), ma il raccolto non potrà essere venduto. Arrivano i Cannabis social club: agli over 18 residenti in Italia sarà consentita la coltivazione in forma associata in enti senza fini di lucro (fino a 50 membri). Regole precise anche per quanto riguarda la vendita: previa autorizzazione si potrà coltivarla e lavorarla e la vendita al dettaglio avverrà in negozi dedicati, forniti di licenza dei Monopoli. Vietate invece importazione ed esportazione. Il progetto di legge consente l’auto-coltivazione per fini terapeutici e saranno più semplici le modalità di consegna, prescrizione e dispensazione dei farmaci a base di cannabis. Rimangono i divieti di fumo nei luoghi pubblici e di guida se in stato di alterazione.
I proventi dalla legalizzazione saranno destinati per il 5% al finanziamento dei progetti del Fondo nazionale per la lotta alla droga.
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