BRUXELLES. 15 LUG. La Commissione Ue sta finendo di valutare i documenti relativa all’Ilva di Taranto ricevuti a metà giugno da Roma e l’8 luglio scorso ha inviato all’Italia nuove richieste, col termine di tre settimane per rispondere.
“Sono stato chiamato, con un decreto legge – dichiara a tale proposito in una nota il commissario straordinario per l’Ilva, Enrico Bondi – che non ha precedenti in Italia, ad assicurare l’attuazione delle prescrizioni dell’Autorizzazione ambientale integrata e di altre misure di risanamento ambientale perché la preoccupazione per tale stabilimento rimane alta. Inoltre non ho mai detto né scritto che il tabacco fa più male delle emissioni dell’Ilva”.
Bondi precisa: “le emissioni inquinanti dello stabilimento hanno, come risulta da indagini scientifiche e dagli accertamenti disposti della magistratura, avuto rilevanti impatti anche sanitari”.
“Il piano attuato – conclude Bondi – è già impegnativo e richiede un quadro di riferimento certo e, possibilmente, un clima di lavoro e di collaborazione fra tutti i livelli istituzionali, indispensabile per fare dell’Ilva di Taranto uno degli stabilimenti più rispettosi dell’ambiente d’Europa”.