SAVONA. 13 NOV. La Fiom- Cgil di Savona interviene sulla situazione attuale e gli scenari futuri della Bomabardier di Vado Ligure.
In una nota la segreteria generale di Savona spiega che: “Nella mattinata di ieri, giovedì 12 novembre, abbiamo incontrato, insieme alla rappresentanza sindacale unitaria, l’Assessore Regionale ai Trasporti e al Lavoro Giovanni Berrino. Nell’incontro abbiamo sottolineato come la Regione sia sempre stata a fianco dei lavoratori Bombardier in questi ultimi dieci anni – racconta Andrea Pasa, segretario Generale Fiom Cgil Savona – gli abbiamo fatto presente delle criticità attuali relative alla mancanza di carico di lavoro e gli abbiamo chiesto di poter intervenire presso il Ministero del Lavoro a Roma per poter avere un incontro entro l’anno, al fine di mettere in campo tutti gli strumenti conservativi che possano permettere ai lavoratori dello stabilimento di Vado Ligure di avere un sostegno al reddito e soprattutto non perdere il posto di lavoro fino a quando non partiranno le attività legate al treno Regionale.
L’incontro con il Ministero del Lavoro si rende sempre più necessario alla luce della riforma degli ammortizzatori sociali dello scorso 24 settembre, in cui il Governo ha praticamente ridotto la possibilità di fruire della cassa integrazione straordinaria anche per investimenti da 36 mesi a 24 mesi – continua Pasa – Nella riunione abbiamo ricordato che lo stabilimento Bombardier di Vado Ligure sta attraversando un momento davvero cruciale della sua centenaria storia. Entro il corrente anno Trenitalia metterà in campo il bando di Gara per il trasporto Regionale ed entro la primavera del 2016 deciderà a chi affidare la commessa. Commessa importantissima e molto appetibile, perché l’investimento di Trenitalia per il rifacimento della flotta dei treni Regionali questa volta è davvero consistente. La Bombardier ha un prodotto davvero molto innovativo ed ha dimostrato in questi anni di essere leader incontrastato per la progettazione e costruzione non solo di locomotive per il trasporto passeggeri (E464) ma anche capace di diversificare e produrre in Vado Ligure quattro attività diverse contemporaneamente, raggiungendo parametri di efficienza e termini di consegna al cliente finale davvero molto positivi. Nello stabilimento di Vado Ligure oggi ci lavorano circa 600 persone e dal mese di agosto è iniziato un periodo di cassa integrazione ordinaria che ad oggi interessa circa 70 lavoratori. Nel mese di dicembre 2014 abbiamo siglato insieme all’impresa e alla Regione Liguria un importantissimo accordo sindacale nel quale si impegna l’impresa a mettere in campo solo ammortizzatori sociali conservativi e soprattutto impegna il Gruppo Bombardier ad investire sul sito di Vado Ligure con il progetto OMNEO (treno per il trasporto regionale) e la Regione Liguria per un finanziamento di circa 7,5 milioni di euro da investire sul sito Vadese, denari provenienti dai fondi Europei e Nazionali legati all’innovazione e alla ricerca. I lavoratori della Bombardier di Vado Ligure a distanza di quasi due anni, attendono la firma dell’Accordo di Programma specifico da parte della Regione Liguria e dei Ministeri competenti per lo sblocco dei denari, commesse da parte del Gruppo Bombardier da affidare allo stabilimento di Vado Ligure che permetterebbero di avere carichi di lavoro più alti di quelli di oggi, e soprattutto alle Istituzioni locali ulteriori opportunità da poter mettere in campo .
L’affidamento da parte di Trenitalia della Gara per la produzione e costruzione dei treni Regionali è assolutamente necessaria e vitale per la sopravvivenza dello stabilimento stesso, ma è senza dubbio importante iniziare a provare ad inserire Bombardier nella filiera delle opportunità (poche) che questo territorio può offrire. Partendo dall’Intesa sottoscritta ieri tra Autorità Portuale di Savona e la Regione Piemonte che ha come obbiettivo finalmente l’implementazione del trasporto su ferro relativo alle merci, in cui Bombardier potrebbe fare la sua parte. Oppure potrebbe essere quella legata alla costruzione e alla definitiva messa in funzione del Terminal Maerk di Vado Ligure, in cui vi è anche un progetto di nuovo terminal ferroviario, che dovrà essere potenziato in previsione dell’incremento del traffico ferroviario generato dall’entrata in funzione della piattaforma contenitori con l’obiettivo di fondo dell’Autorità Portuale di Savona – Vado Ligure di sviluppare la logistica ferroviaria anche per rispondere all’esigenza di ottimizzare l’inoltro su rotaia dei contenitori che saranno movimentati da Maersk (il 40% del traffico totale sarà trasportato su treno).
Inoltre la sperimentazione del sistema Metrocargo, nuova tecnologia di carico e scarico dei treni con modalità “orizzontale”, rispetto alla movimentazione tradizionale in cui le operazioni di carico/scarico comportano tempi elevati, Metrocargo permette di prelevare le unità di carico via camion, caricarle orizzontalmente sul primo treno utile per raggiungere l’area di destinazione in tempi molto ristretti (circa 30 minuti) e con minore impatto ambientale , ciò è stato valutato positivamente sia dall’Autorità Portuale che direttamente da Maersk prevedendo l’installazione dell’impianto sul fascio di binari alle spalle della piattaforma e quindi la necessità di incrementare nei prossimi anni il traffico ferroviario cargo .
Opportunità che potrebbe dare la possibilità anche allo stabilimento Bombardier di Vado Ligure di poter fornire materiale ferroviario nel settore dei treni merci “cargo”, visto che già oggi lo stabilimento vadese costruisce e progetta locomotive per il settore merci per diversi Clienti Europei (pubblici e privati).
Sarebbe un autogoal clamoroso non pensare di inserire Bombardier tra le imprese che possono concorrere alla fornitura di materiale ferroviario per la Piattaforma Maersk di Vado Ligure, o addirittura affidare ad altre imprese le attività di questo specifico settore, in un momento di crisi dei carichi di lavoro come quello che attualmente sta attraversando lo stabilimento Bombardier di Vado Ligure, nel quale ci sono oggi più di 70 lavoratori sospesi in cassa integrazione con la previsione di arrivare a più di 150 lavoratori nei prossimi mesi, in attesa della Gara sul trasporto regionale che Trenitalia emanerà entro fine 2015.
Questi ragionamenti, devono essere affrontati oggi, non possono più essere rimandati: rimandarli potrebbe significare la fine di una azienda che da oltre cento anni è presente sul territorio savonese, rischiando di mettere in ginocchio un pezzo di economia importantissimo per l’intera Provincia.
Nell’incontro di oggi l’Assessore Berrino e i funzionari della Regione Liguria che erano presenti, si sono impegnati a velocizzare l’iter legato alla firma dell’Accordo di Programma specifico, interessando anche l’Assessore di Competenza (Sviluppo Economico Edoardo Rixi) entro il mese di novembre, di effettuare una prima verifica con il Ministero del Lavoro per la questione legata agli ammortizzatori sociali e incontrare Trenitalia per capire i tempi della Gara del trasporto Regionale. Inoltre gli abbiamo chiesto di poter organizzare un incontro con le Organizzazioni Sindacali e l’Impresa alle presenza dei due Assessori Berrino e Rixi proprio per iniziare a mettere in campo una strategia comune, utile alla sopravvivenza del sito pensando anche a opportunità diverse da quelle che sono oggi in discussione, intrecciando progetti territoriali che oggi finalmente sono in itinere che potrebbero davvero dare risposte anche a settori diversi da quelli di appartenenza. Parole ormai dimenticate: fare sistema”.
Leggi l’articolo originale: Fiom-Cgil sul presente e futuro di Bombardier a Vado Ligure