ROMA. 19 GEN. E’ morto il regista Ettore Scola, ultimo grande maestro della commedia italiana: aveva 84 anni. Scola era entrato in coma da domenica sera.
Nato a Trevico (AV) nel 1931, Scola era noto per capolavori come C’eravamo tanti amati (1974), Una giornata particolare (1977) e La famiglia (1987).
I suoi film raccontano un Italia dopo la fine della guerra, una nazione che cercava di riscattarsi e risorgere mostrando tutti i tipi di italiani, dagli intellettuali ai commercianti per passare da quelli che avevano fatto i soldati e cercavano di ritornare ad una vita civile, rappresentando dapprima come sceneggiatore, poi come regista le più belle pagine del cinema italiano del tempo.
Davvero tanti i premi cinematografici che ricevette.
- Festival di Cannes
- 1976: miglior regia con Brutti, sporchi e cattivi
David di Donatello:
1978: miglior regia; 1983: miglior sceneggiatura; 1984: miglior film; 1984: miglior regia; 1987: miglior film; 1987: miglior regia; 1987: miglior sceneggiatura; 2011: David alla carriera.
Festival cinematografico internazionale di Mosca
1975: Gran Premio per C’eravamo tanto amati
Efebo d’oro Premio Internazionale Cinema-Narrativa
1981 per il film Passione d’amore tratto dal romanzo Fosca di Iginio Ugo Tarchetti; 1991 per il film Il viaggio di Capitan Fracassa tratto dal romanzo di Théophile Gautier
Torino Film Festival
2012: Gran Premio Torino (restituisce il premio, promettendo di tornare a riprenderselo se si concluderà positivamente la vicenda dei lavoratori precari operanti presso il Museo nazionale del Cinema)
Premio Oscar
1978: nomination Oscar al miglior film straniero per Una giornata particolare; 1979: nomination Oscar al miglior film straniero per I nuovi mostri; 1984: nomination Oscar al miglior film straniero per Ballando ballando (Algeria); 1988: nomination Oscar al miglior film straniero per La famiglia
Biennale di Venezia
2013: Premio Jaeger-leCoultre Glory to the Filmmaker per Che strano chiamarsi Federico.
Onorificenze:
Cavaliere di gran croce dell’Ordine al merito della Repubblica italiana. «Di iniziativa del Presidente della Repubblica» Roma, 28 maggio 2003.
Commendatore dell’Ordine al merito della Repubblica italiana; 2 giugno 1995
Medaglia d’oro ai benemeriti della cultura e dell’arte. «Per la particolarità del suo cinema che è quella di lasciare degli spazi al pubblico, spazi di riflessione autonoma nei quali ognuno può trovare se stesso, i propri sogni, impulsi, desideri, delusioni. È considerato uno dei massimi registi italiani, per molti un maestro». Roma, 21 febbraio 2001
Cittadinanza Onoraria conferita dal Comune di Viareggio il 21/11/2013
Ettore Scola su Wikipedia: https://it.wikipedia.org/wiki/Ettore_Scola
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