ROMA. 27 SET. E’ mancato oggi all’età di cento anni a Roma, Pietro Ingrao.
Ingrao, storico dirigente del partito comunista e presidente della Camera negli anni ’70, era da tempo malato; aveva compiuto cento anni lo scorso 30 marzo.
Pietro Ingrao nato a Lenola, il 30 marzo del 1915, è stato un politico, giornalista e partigiano italiano. Storico esponente dell’ala sinistra del Partito Comunista Italiano, fu direttore dell’Unità dal1947 al 1957 e parlamentare alla Camera dei deputati ininterrottamente tra il 1950 e il 1992. Dell’assemblea di Montecitorio divenne anche presidente dal 1976 al 1979.
Fra il 1989 e il 1991 fu tra i massimi oppositori della svolta della Bolognina che portò allo scioglimento del PCI. Al XIX e al XX Congresso del partito, nel 1990 e nel 1991, fu tra i firmatari e i principali animatori ed ispiratori delle mozioni di minoranza che si opposero alla linea del segretario Achille Occhetto.
Ingrao aderì al Partito Democratico della Sinistra dove coordinò l’area dei Comunisti Democratici fino al 15 maggio 1993, quando annunciò infine l’addio al PDS.
In seguito è stato un indipendente vicino alPartito della Rifondazione Comunista dal 1996, organizzazione alla quale aderirà formalmente solo il 3 marzo 2005.
Alle elezioni europee del 2009 era dalla parte della Lista Anticapitalista, ma nel marzo2010 dichiarava di votare per Emma Bonino alla presidenza del Lazio e per Sinistra Ecologia Libertà.
In vista delle elezioni politiche del 2013, confermò il suo voto per Sinistra Ecologia Libertà, per la quale dichiarò: “è l’unica forza unitaria della sinistra che può ambire a governare il paese ed essere protagonista di un cambiamento reale”.
Pietro Ingrao scrisse anche poesie e diversi saggi politici.
La sua opera più importante è “Appuntamenti di fine secolo”, pubblicata nel 1995 grazie alla collaborazione con Rossana Rossanda.
A Roma, il 24 giugno 1996 venne nominato Cavaliere di gran croce dell’Ordine al merito della Repubblica italiana.
Il 20 ottobre 2007 Pietro Ingrao ha portato il suo saluto alla manifestazione di piazza San Giovanni in Laterano a Roma organizzata dalla sinistra radicale contro il precariato e per i diritti dei lavoratori. Nel 2011 scrive “Indignarsi non basta”, risposta a Indignatevi! di Stéphane Hessel, appello a non cadere nel disinteresse per la politica.
Ingrao si è sempre dichiarato ateo, sebbene abbia manifestato in molte occasioni profondo interesse per le domande spirituali e per le ‘esperienze religiose altrui più intense e coerenti’.
Nel 2014 crea un sito internet a lui intestato per offrire una sintesi della sua carriera politica e continuare a comunicare coi simpatizzanti.
Sposato con Laura Lombardo Radice, mancata nel 2003, aveva cinque figli: Chiara, Renata, Bruna, Celeste e Guido.
Internet: http://www.pietroingrao.it/
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