VERONA. 24 OTT. All’origine della tragedia che si è consumata nel veronese che ha visto il promotore finanziario, Massimo Sivieri, uccidersi dopo aver ferito la segretaria e una ex collaboratrice che si era messa in proprio, ci sarebbero questioni di lavoro e problematiche anche ossessive.
Le due donne, di 44 e 42 anni, sono ricoverate in prognosi riservata negli ospedali di San Bonifacio e Verona, ma non sarebbero in pericolo di vita.
Le indagini sono affidate ai carabinieri.