La legge delega appena licenziata dalla Camera autorizza il Governo a emanare uno o più decreti legislativi, volti a semplificare il regime amministrativo e la navigazione delle unità da diporto
ROMA. 24 SET. La legge delega appena licenziata dalla Camera autorizza il Governo a emanare uno o più decreti legislativi, volti a semplificare il regime amministrativo e la navigazione delle unità da diporto, comprese quelle adibite ad attività commerciale, e le attività di controllo, nonché l’aggiornamento della normativa di sicurezza.
“La necessità era duplice – spiega la presidente di UCINA Confindustria nautica, Carla Demaria – Da un lato si trattava di colmare le lacune della stesura originaria del 2005. Spiace doverlo ricordare oggi, ma gli allora vertici di UCINA si lasciarono sfuggire anche la possibilità di correggere il testo, lasciando scadere la finestra normativa prevista dalla delega, ma da esercitarsi l’anno successivo a quello di emanazione. D’altro canto oggi si provvede anche a un aggiornamento necessario e conseguente allo sviluppo di questi dieci anni di nautica, a cominciare dalle normative di sicurezza”.
“La legge delega – prosegue Demaria – è il frutto di due intensi anni di lavoro che hanno visto UCINA quale unico interlocutore delle istituzioni. Devo essere grata agli organi associativi e alla struttura che, ciascuno per la sua parte, hanno contribuito fattivamente a questo risultato” – conclude Demaria – “Sono doppiamente soddisfatta, per il successo di UCINA e perché è un successo a beneficio di tutta la filiera, anche di chi è o si ritiene molto distante da noi”.
Ora per rilanciare concretamente il mercato sono stati previsti la semplificazione degli adempimenti a carico dei diportisti, la destinazione d’uso per la piccola nautica delle strutture demaniali che presentino caratteristiche idonee per essere utilizzate quale ricovero a secco di piccole unità, la regolamentazione dell’attività di locazione dei natanti – oggi rimessa a una moltitudine di ordinanze locali – e la verifica delle procedure di Port State Control, attualmente penalizzanti per l’incoming estero. I piani formativi scolastici si schiudono alla cultura del mare e all’educazione marinara.
Leggi l’articolo originale: Approvata la delega per la riforma del Codice della nautica